CONCERTO PER LA PACE. GIOVEDI’ DOPPIO EVENTO NELLE SCUOLE MEDIE DELLA CITTA’
Cantanti russe e bielorusse incontrano musicisti ucraini e italiani in un doppio concerto per la pace organizzato dall’Ensemble Orfeo Futuro in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Città di Trani e i due istituti dove si tiene l’iniziativa, in programma nella mattinata di giovedì 28 aprile per gli studenti delle scuole Rocca Bovio Palumbo (ore 9.45) e Baldassare (ore 11.30) di Trani. Si tratta di ulteriori due appuntamenti nelle scuole pugliesi dove Orfeo Futuro si propone di portare un messaggio di speranza facendo suonare insieme giovani professionisti di varie nazionalità, tutti residenti in Puglia, per dire basta alla guerra, alle divisioni e all’esclusione e lanciare con la musica un messaggio di fratellanza tra i popoli in un momento davvero difficile per l’Europa e il mondo intero.
L’ensemble è composto da tre soprani russi, Anna Ebel, Irina Gorbatenko e Liliia Krasnova, un mezzosoprano della Bielorussia, Alina Sivitskaya, la violinista italiana Gaia Giorgi, e due strumentisti dell’Ucraina, il violinista Temur Yakubov e il pianista Yevhen Levkulych.
Le musiche in programma sono di vari autori attivi nell’Est Europa tra Ottocento e Novecento e sono state selezionate per la comune origine nel canto tradizionale, dalla ninna nanna «Kolibelnaya» di Viktor Kosenko su testo di Alessandro Block al canto ucraino «Dyvlius y ana Nebo» di Vladyslav Zaremba su versi di Mikhail Petrenka, dalla canzone a due voci «Anghel» di Anton Rubinstein all’aria cosacca «Schone Minka» di Ludwig van Beethoven e, ancora, musiche di Kyrylo H. Stetsenko («Stoyasla ya i sluhala vesnu» su testo di Lesia Ukrainka), Kirill Molcianov («Vocalise») e Myroslav Skoryk Molcianov («Melodia» per due violini e pianoforte). Quello del rapporto costante con la cultura popolare fu un tema molto caro ai poeti e ai musicisti del periodo cosiddetto romantico e costituisce un vero e proprio fil-rouge della cultura europea lungo i secoli e attraverso le frontiere del Vecchio Continente. E la guida all’ascolto curata da Michele De Luisi segue questo itinerario di suoni e biografie per mostrare quanto la musica, i suoi compositori e i suoi esecutori, siano sempre stati mobili tra i confini delle nazioni, portatori naturali di comunicazione tra i popoli.