STAGIONE DI PROSA 2019 – VENERDI’ A TEATRO

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  • 18 gennaio 2019

Compagnia dei Teatranti

Bisceglie (BT)

TRE PRETI PER UNA BESCIAMELLA

di Tonio Logoluso

regia di Enzo Matichecchia

La sagrestia di una chiesa di un paese di una qualsiasi provincia italiana. È in questo ambiente che si svolge l’intera vicenda: tutto ruota intorno a sei incredibili confessioni che risulteranno essere terribilmente vere nel loro paradosso. Una famiglia, che di normale ha ben poco, causa un esaurimento nervoso senza precedenti a Don Remigio e Don Cosimino, due preti che hanno la sventura di confessare in sequenza: la madre, i due figli gemelli, la suocera e il coro delle Sempiterne. Non meno colpiti dalla “aliena” famiglia sono Gabriele, il sagrestano mezzo scemo, e soprattutto Assunta, la perpetua, zitella acida e scaltra, protagonista sia di una paradossale confessione col padre della famiglia che di un piano ingegnoso architettato con l’aiuto di Don Emilio (il terzo prete) per mettere fine a quella che è diventata una vera e propria persecuzione ma di cui ne farà le spese un’innocente donna che si trova coinvolta in una confessione ai limiti della realtà. Tre preti per una besciamella è una girandola di situazioni di estrema comicità che prendono il via da questa fantomatica besciamella, “messa nel piatto” sin dalla prima confessione e che si ritrova puntualmente nei sei quadri che compongono l’opera. Una “ricetta” di spettacolo per tutte le età e per tutti i gusti: raffinata, saporita, invitante e soprattutto… divertente.

  • 1 febbraio 2019

Compagnia Amici Nostri

Castellana Grotte (BA)

ECCO LA SPOSA

di R. Cooney e J. Chapman

traduzione Maria Teresa Petruzzi

regia di Adriana Coletta

In casa della sposa fervono gli ultimi preparativi e tutto sembra svolgersi al meglio, anche se nella più totale frenesia. Immaginate però cosa possa nascondersi nella mente del padre della ragazza, un pubblicitario stressato ed ipocondriaco, perennemente schiavi delle proprie nevrosi e del suo lavoro, sposato da vent’anni con una moglie in cerca di attenzioni, una cognata “suocera”, un cognato felicemente svampito, un socio scansafatiche, una figlia capricciosa e, ciliegina sulla torta, un consuocero australiano! Il loro precario equilibrio è pronto a saltare grazie ad un improvviso quanto inatteso attacco di follia del pubblicitario, che lo porta a materializzare l’oggetto dei suoi più nascosti desideri: una splendida e disinibita ragazza, tutta frange e canzonette che, ad eccezione di lui, si nega alla visione degli altri protagonisti, costretti ad una esilarante girandola di espedienti per cercare di riportare l’uomo alla ragione, senza tuttavia riuscire a coglierne il motivo e, soprattutto, la natura intrinseca di questo stravolgimento. Ciò che ne deriva è un incessante susseguirsi di situazioni paradossali, con i personaggi costretti a muoversi in equilibrio lungo la sottile linea che separa la follia dalla ragione; battute scoppiettanti e colpi di scena che accompagnano tra le risate verso l’inevitabile ma di sicuro non scontato finale. Si arriverà all’altare?

  • 22 febbraio 2019

Compagnia Il Dialogo

Cimitile (NA)

NAPOLI MILIONARIA

di Eduardo de Filippo

regia di Ciro Ruoppo

Diario di vita napoletana vista attraverso la storia di una famiglia prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale. Mentre Gennaro, il capofamiglia, nonostante la perdita del lavoro, cerca di sopravvivere onestamente e civilmente, la moglie, donna Amalia, supportata dai figli Amedeo, Maria Rosaria e la piccola Rituccia, si dedica alla borsa nera. Commedia di drammatica attualità in cui i valori fondanti della vita e cioè l’amore, la famiglia, l’onestà, il rispetto della legge vengono travolti non solo dalla guerra ma anche dalla corruzione, dal degrado morale, dalla criminalità, dalla smodata avidità di denaro e di potere. La commedia ha perciò tutti i requisiti per trasformarsi in vera e propria tragedia. E allora quale elemento evita l’orrore ed il grigiore? Probabilmente è il barlume di speranza che si rifugia nelle parole finali di Gennaro, diventate ormai quasi un motto: “Adda passà ‘a nuttata”! Napoli milionaria fu scritta da Eduardo nei primi mesi del 1945 e fu rappresentata al Teatro San Carlo il 25 marzo dello stesso anno. Nel 1950, curata dallo stesso autore, ci fu la versione cinematografica, con la partecipazione nel cast di un grande Totò. Al pari di altre opere di Eduardo, Napoli milionaria conquistò la meritata popolarità grazie alla rappresentazione televisiva del 1962.

  • 8 marzo 2019

Compagnia Il Sipario

Mondragone (CE)

CORNUTI E CONTENTI

scritta e diretta da Marco Lanzuise

Il pittore Leonardo De Chierica, vivendo d’arte, campa però sulle spalle della moglie Mary impiegata nelle ferrovie, gelosa del marito perché sospetta abbia una relazione extraconiugale. L’artista, nel frattempo, cerca e spera di risollevarsi economicamente lavorando per la Curia che gli commissiona alcuni dei suoi dipinti per più chiese di Napoli. Katia, la sua amante, stanca del rapporto clandestino, minaccia di rivelare alla moglie di lui la loro relazione. Impotente ad impedirle il malsano proposito, il pittore convince un suo cliente gay a travestirsi da donna per recitare la parte della moglie quando Katia andrà a fargli visita a casa sua. La faccenda si complica quando il marito dell’amante esce dal carcere in cui era detenuto e si reca a sua volta a casa di Leonardo. In quella casa si ritroveranno tutti assieme l’ex galeotto, il prete emissario della Curia, la moglie, l’amante ed il cliente gay. Da questo momento in poi inizia un intreccio di bugie che darà vita a una serie di equivoci in un crescendo esilarante di colpi di scena a ripetizione e gags comiche. La domanda sorge spontanea: ma alla fine, riusciranno i nostri eroi a coprire maldestramente le loro avventure amorose o fingeranno di essere… cornuti e contenti?

  • 22 marzo 2019

Theatre Degart

Giardini Naxos (ME)

UN’IMPROBABILE STORIA D’AMORE

di D. Segalin e G. Parisi

regia di Graziana Parisi

Siete amanti dell’humor raffinato, del mondo della comicità visuale, della dismisura, delle belle ed improbabili storie d’amore? Un’improbabile storia d’amore racconta la storia di Diva G, un’elegante vedette di cabaret, che incrocia lo sguardo di un simpatico personaggio, tanto simpatico quanto maldestro, Dandy Danno. Un incontro che mette insieme due personaggi totalmente diversi l’una dall’altro. L’incontro di una donna sicura di sé e di un uomo dal cuore tenero e travolgente. La conquista, la disperazione, l’emozione, avvenimenti imprevisti, catastrofici, la leggerezza, la spontaneità, la gioia, la felicità, i quiproquo, una certa agitazione: tutti questi elementi sono riuniti quando si pensa a degli amori impossibili. Si ride durante tutto lo spettacolo, dove non si percepisce il tempo che scorre e dove tutto è molto comprensibile, poiché è uno spettacolo essenzialmente visuale, dove ci si può aspettare di tutto. L’amore non è mai stato così divertente; attraverso la mimica e la musica le parole diventano sottolineature delle azioni, facendo capire che il silenzio non è mai stato così esilarante. Originale, fuori da ogni contesto teatrale classico, è un’occasione per vedere il teatro in modo doverso, con un gusto un po’ retrò ma contaminante.

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