QUARTIERE STADIO, PRESENTATA L’IPOTESI DI VIABILITA’ CON LA CHIUSURA DEL PASSAGGIO A LIVELLO

La sede parrocchiale di San Magno ha ospitato un proficuo e partecipato incontro, voluto dai rappresentanti dell’Amministrazione comunale e dai referenti del comitato di Quartiere Stadio, sulla chiusura del passaggio a livello di via De Robertis.

Il forum monotematico verteva sulla descrizione della nuova ipotesi progettuale che supera il progetto di sottopasso carrabile discusso negli anni scorsi, accantonato per motivi legati al costo elevato delle opere da realizzarsi a carico del Comune (oltre allo spostamento dei sottoservizi, la demolizione e ricostruzione del muro di villa Bini così come imposto dalla Sovrintendenza) e per la difficoltà di cantierizzazione (doppio appalto pubblico-privato) e infine di realizzazione (il sottopasso carrabile a una sola corsia prevedeva una svolta a 90 gradi che avrebbe avuto una ricaduta, in termini di viabilità, impattante e penalizzante per il quartiere).

Mai presa in considerazione l’ipotesi di realizzazione di un sovrappasso pedonale (per ragioni prettamente tecniche), l’Amministrazione ha quindi presentato la nuova soluzione progettuale che passa attraverso l’acquisizione da RFI di aree dismesse per una superficie di circa 12mila metri quadrati, la realizzazione di due sottopassi pedonali (il primo come prolungamento di quello esistente presso la stazione ferroviaria, il secondo come nuovo passaggio su via Verdi in corrispondenza del giardino di villa Bini e della struttura commerciale insediata nell’area La Pietra) con contestuale realizzazione di un percorso ciclo pedonale e alberato e di un parcheggio di interscambio anche a scala interubana. L’operazione ha piena sostenibilità economica: con il risparmio derivante dal mancato spostamento dei sottoservizi e degli altri lavori previsti a carico dell’Ente, vi sono fondi a sufficienza per l’acquisizione delle aree di RFI e per la sistemazione delle stesse al servizio del quartiere.

Il mutuo acceso negli anni precedenti dal Comune per quest’opera pubblica ammonta a 1.500.000 euro, di cui 1.420.000 euro disponibili (80 mila euro risultano già spesi per attività di tecnici).

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