PINETINA DI VIA ANDRIA, IMMINENTE LA RIPRESA DEI LAVORI

Potranno riprendere nei prossimi giorni i lavori di risistemazione della pavimentazione della pinetina di via Andria, sospesi in piena emergenza covid. Dopo i 3 parchi nel quartiere di Sant’Angelo (via delle Tufare, via Grecia e via Andria) un altro importante intervento di riqualificazione sta per ripartire. In queste ore è pervenuta la relazione tecnica ed agronomica richiesta dal Comune per verificare le condizioni degli alberi insistenti sul luogo e tanto al seguito delle criticità già evidenziate dall’agronomo di fiducia della ditta affidataria del servizio di manutenzione del verde pubblico.

Sulla base dell’incarico ricevuto, l’agronomo incaricato ha effettuato l’analisi delle stabilità delle piante ed una valutazione complessiva delle stesse. Nella quasi totalità dei casi, gli alberi attualmente insistenti sulla piazzetta (intitolata a Papa Giovanni Paolo II) presentano condizioni vegetative critiche che si sono riversate nel corso degli anni sulla pavimentazione della stessa piazza a causa di uno sviluppo disarmonico e disequilibrato.

L’agronomo ha effettuato su ogni singola pianta presente un’analisi diagnostica fitostatica, verificando nel contempo alterazioni strutturali. La quasi totalità dei pini presenta un giudizio di rischio di “tipo D” che cristallizza una prospettiva di sopravvivenza dell’albero gravemente compromessa al punto da far ritenere che il fattore sicurezza naturale dell’albero sia ormai esaurito. Ogni intervento di riduzione del livello di pericolosità risulterebbe insufficiente o realizzabile solo con tecniche contrarie alla buona pratica arboricolturale. Alla luce anche dei difetti morfologici della totalità dei pini presenti (soprattutto di forma, tali da renderli di scarsa qualità e valore ornamentale) e dell’alta propensione al cedimento di gran parte di essi, è stato raccomandato l’abbattimento degli stessi. L’Amministrazione, in fase di ripresa dei lavori di risistemazione della piazza, sostituirà gli alberi che verranno abbattuti con nuove essenze arboree autoctone compatibili col paesaggio e comunque con la riqualificazione del sito.

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